mercoledì 23 febbraio 2011


Quante volte ci capita di dire frasi del tipo “apri la dispensa e prendi il pane” per dispensa si intende un locale (o un mobile) dove vengono riposte le riserve alimentari che giornalmente dovranno essere consumate. Il cliente mi  ha chiesto di intervenire sulla porta del vano che accede ad una piccola dispensa. Come si nota dalla foto (prima dell'intervento) l'ambiente e l'arredo sono del tutto asettici e privi di personalità........
Ed è proprio su questo aspetto che ho lavorato, personalizzare un'angolo di cucina che all'apparenza sembra anonimo, ma che in realtà rappresenta il cuore della casa. Chi non è mai rimasto affascinato dai colori e dall'ordine presente all'interno di  una dispensa...., lo scatolame, le bottiglie, i profumi.....
 


L'idea progettuale si basa sulla caratterizzazione della porta attraverso la quale si accede al cuore della cucina, uno STICKERS versatile, nel quale è raffigurata una bottiglia con dentro un pomodoro chiamato dalle nostre parti : "A PUMMAROLA" che imbottigliata, rappresenta da sempre il prodotto per eccellenza presente in questo ambiente. La dispensa, vale a dire il locale o il mobile che contiene i generi alimentari, è così chiamata perché vi si custodiscono gli alimenti che quotidianamente verranno, per l’appunto, “dispensati”, cioè “distribuiti. L'idea di uno stikers, che caratterizzi la porta di accesso e in parte i mobili vicini, al cuore, e alle viscere della cucina, ha come obbiettivo, quello di provare a dare la giusta importanza a questo ambiente, considerato nella comune idea una semplice appendice della cucina, ma che in realtà è qualcosa di ben più ampio. Lo Stickers creato dal COCCOCREATIVO  va a collocarsi quindi, tra quei prodotti che caratterizzano l'ambiente rendendolo unico, come quell'elemento che rappresenta un valore aggiunto alla qualità progettuale, che rende in modo sobrio e leggero un ambiente da molti ritenuto un'appendice una bella quinta scenica capace di stimolare la fantasia dello Chef. 

lunedì 21 febbraio 2011

REGOLA N°1
Non AUTOSABOTARTI .......
Questo POST è dedicato a tutti quelli che affermano che vivere della propria passione è impossibile!
Per iniziare, dunque, bisogna fare piazza pulita di tutti quegli alibi che ci si procura di sovente.....
1) E' SOLO UN SOGNO E CON I SOGNI NON SI MANGIA!
Dietro questo atteggiamento finto maturo si cela spesso secondo me, la paura: di fallire, del giudizio della gente, di vedere infranti i propri sogni, di perdere quello che noi chiamiamo autostima. Vivere una vita senza aspirazioni può dare l'illusione di restare al riparo dal dolore, ma è un pò come pretendere di ripararsi dalla pioggia sotto una tettoia piena di fiori. per un pò resti all'asciutto, ma poi ti inzuppi comunque. E allora ci si chiede...se non ne valeva la pena rischiare per trovare un luogo migliore dove stare! 
2) NON HO SANTI IN PARADISO.
Falso. Sono finiti i tempi del "Parente potente, quello capace di farti lavorare....attravero una finta faticosa gavetta....."Oggi tutti abbiamo a disposizione strumenti eccezionali e gratuiti, che danno visibilità senza privilegi. I Social Network, per esempio, se usati nel modo giusto fanno il giusto RUMORE.....senza far fronte alla tasca e a grandi investimenti pubblicitari.
3) E' TROPPO TARDI PER CAMBIARE VITA.....
Bhè il mio primo pensiero è andato a Joseph DeLeeuw pediatra, oggi ottantaseienne, e fino a quì niente di straordinario se non per il fatto che ha iniziato a svolgere l'attività di pediatra all'età di 67 anni, e solo dopo aver superato una serie di ostacoli e battute di arresto.....Ergo: realizzare il proprio sogno professionale  è possibile ad ogni età.
Il metodo migliore consiste nell'osservare che tutto cambia: si tratta solo di scegliere se vuoi essere tu a decidere il cambiamento o se preferisci abbandonarti alla corrente......
Vi lascio una mia massima........

COCCCO Febbraio 2011 

COCCOSTORE


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